Lunedi 2 luglio il governo ha approvato il “decreto dignità”.
Questo decreto, contiene una serie di interventi sui contratti di lavoro.
LAVORO A TEMPO DETERMINATO
L’obiettivo è rendere meno facile il ricorso a contratti di lavoro a tempo determinato.
Il decreto riduce la durata dei contratti a tempo determinato; prima potevano durare anche 36 mesi, ora potranno durare al massimo 24 mesi.
Il datore di lavoro dovrà, inoltre, spiegare i motivi di un’assunzione a tempo determinato se il contratto dura più di 12 mesi.
LICENZIAMENTO SENZA GIUSTA CAUSA
Un altro punto del decreto riguarda il licenziamento senza giusta causa.
Il decreto aumenta del 50 per cento l’indennizzo che un lavoratore riceve se viene licenziato senza giusta causa.
DELOCALIZZAZIONE
Un altra norma cerca di diminuire il ricorso alla delocalizzazione.
La delocalizzazione è la pratica delle imprese di spostare le fabbriche dove il lavoro costa meno chiudere le fabbriche in Italia e di spostare le fabbriche dove il lavoro costa meno.
Il decreto prevede che se un’impresa ha ricevuto aiuti dallo Stato e poi delocalizza deve restituire quanto ricevuto dallo Stato italiano più gli interessi.
CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO
Il decreto inoltre vieta la pubblicità del gioco d’azzardo; l’unica eccezione è la Lotteria Italia.
Il decreto dignità è espressione del Movimento 5 Stelle e il Luigi Di Maio, ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico ha fortemente voluto questo decreto.
Di Maio lo ha definito «la Waterloo del precariato».
La Lega, alleato di governo dei 5 Stelle non sembra entusiasta di questo decreto.
Ieri, quando il decreto è stato votato, Matteo Salvini non era presente alla votazione.
Gli imprenditori hanno molto criticato questo decreto.